Giorno 9

 


 

Stanotte è fallito l'assalto: hanno chiuso la porta e sono rimasta fuori. Per vendicarmi, ho fatto un disastro molto nascosto. Lo scopriranno amaramente tra qualche giorno. Al mattino uno dei rapitori ha riportato la gabbia con cui mi hanno rapita in casa. Forse hanno pagato il mio riscatto e si preparano per riportarmi a casa. Evviva! Ma non devo farlo vedere troppo, non vorrei cambiassero idea. Ho comunque esplorato l’interno della gabbia per verificare che sia la stessa e che ci sto dentro comoda.

Uffa, non si decidono a riportarmi a casa… Aspetterò con calma. Dopo pranzo, nel pomeriggio, mi hanno finalmente presa e messa dentro alla gabbia. Ho finto di ribellarmi. Renderò il viaggio insopportabile! Finalmente partiamo. Questa volta entrambi i fuorilegge si sono messi davanti e mi hanno sistemata dietro al mostro trasportatore. Mi sono impegnata con lamenti strazianti per far pagare loro tutto il male (ma per la verità non sono poi stata tanto male) che mi hanno fatto. Il viaggio mi sembra parecchio lungo, non mi era sembrato così lungo il mio rapimento e non sono sicura si ricordino la strada di casa. Bah, mi faccio un pisolino.

Eccoci arrivati, ma loro sono in difficoltà: non sembra sappiano esattamente dove andare. Ehi, ma non è casa! Questi deficenti avranno sbagliato il posto. Un momento, ma il posto lo conosco. È l’ambulatorio della mia dottoressa personale. Ahhh, forse è lei che fa da garante e vuole verificare che sto bene. Mi fa un po’ di esami e poi una puntura. Vuole essere sicura che non ho preso malattie strane durante la mia prigionia. Ma poi mi riportano via. Però conosco la strada. Il mostro che mi trasporta ora parla e vedo che è la strada di casa. Mi stanno di sicuro portando a casa: il mostro dice "alla rotonda prendi la terza uscita". MA COME LA TERZA USCITA??? HAI SBAGLIATO, È LA PRIMA USCITA!! Niente, il mostro sbaglia la strada e i due carcerieri, che sono di sicuro molto tonti, non fanno una piega. Io cerco di avvisarli: "È la stra-da sbagliata!" lo dico e lo ridico, ma loro nulla. Insomma, mi dovevano rapire proprio questi due tonti???

Esasperata, mi addormento e a un certo punto mi accorgo che si stanno fermando e mi trasportano velocemente fuori dal mostro nella sua tana e… noooo, mi hanno riportata nella prigione… Ma non mi hanno piegata, presto mi vendicherò e riuscirò nel mio intento. Nel frattempo godiamoci il succulento pranzetto e poi un po’ di gioco con i carcerieri e fingerò di essere coccolosa… non sanno che anche per stanotte ho progetti molto divertenti, e non per loro!

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